MASSAGGIO SPORTIVO,VALUTAZIONE E TRATTAMENTO DELL'ATLETA TRAUMATIZZATO.FISIOTERAPIA NELLO SPORT

la micro traumatologia muscolare e la conseguente disfunzione più o meno invalidante di un distretto anatomico,è frequente nelle dinamiche quotidiane di un individuo.

il soggetto che esegue una ricca varietà di movimenti,assume atteggiamenti posturali,i più naturali e fisiologici e riposa a sufficienza,è in grado di affrontare e risolvere ed affrontare e di risolvere queste microtensioni spontaneamente senza l'intervento di soggetti esterni. altrettanto frequente è il caso di soggetti la cui attività lavorativa di tipo ripetitivo,o l'atleta sottoposto a carichi progressivamente crescenti,usurino l'area sotto stress provocando una serie di microlesioni e di tensioni secondarie di tipo protettivo a carico della muscolatura agonista sollecitando la muscolatura antagonista ad aggiustarsi di conseguenza. se in un primo momento le formazioni cicatriziali sono di fondamentale importanza per riparare il danno tissutale,le retrazioni,spesso di tipo antalgico,quando si mantengono per giorni,settimana,o mesi impediscono una buona permeabilità vascolare e di conseguenza viene compromesso l'apporto di ossigeno e di sostanza nutritive alle fibre muscolari,l'ipotrofia che ne consegue fa perdere elasticità al tessuto connettivale di sostegno condizionando la mobilità distrettuale ed in generale gli atteggiamenti posturali.
nell'atleta la forza ottimale di un muscolo non può essere ottenuta senza ricercare l'allungamento e la flessibilità del suo antagonista,situazioni aderenziali o ipertoniche di un distretto muscolare si riflettono necessariamente su quello opposto. lo sbilanciamento dela muscolatura agonista-antagonista,è spesso artefice di patologie discali,infiammatorie tendinee,muscolo distrattive,altera inoltre la normale biomeccanica articolare condizionando negativamente la performance del gesto sportivo. l'approccio riabilitativo raramente si esplica isolatamente sul muscolo interessato alla disfunzione,molto più frequente è l'intera area anatomo-funzionale che va valutata e trattata in sinergia,con le varie tecniche fisioterapiche.
il massaggio dei tessuti molli in presenza di una lesione si pratica applicando una pressione all'interno del tessuto in questione mentre simultaneamente si stirano le fibre in modo da seguire il loro allineamento anatomico.
una pressione appropriata deve essere mantenuta mentre il tessuto viene mosso o scollato dal sottostante,grazie ai movimenti del terapista o del soggetto stesso.il lavoro di allungamento e di movimento localizzato è funzionale per la separazione delle fibre muscolari o dei gruppi muscolari attigui,vincolati da formazioni cicatriziali. il punto da trattare deve essere raggiunto con cura e progressivamente mentre la parte viene stirata attivamente dall'atleta o passivamente dal terapista. la direzione e l'angolo d'applicazione della pressione dovranno essere trasversali se si vuole separare gruppi muscolari adiacenti,mentre saranno perpendicolari se si lavora sul ventre di un singolo muscolo. se si lavora in prossimità di una porzione ossea la direzione della spinta deve essere opposta rispetto la superficie ossea per evitare contusioni o ematomi.
una buona conoscenza dell'anatomia e dei meccanismi mediante i quali i vari tessuti rispondono alle lesioni,deve essere sempre accompagnata da un'accurata anamnesi dell'atleta per comprendere la dinamica del danno.
l'esame fisico va effettuato rispettando cronologicamente le fasi di ispezione,palpazione e di valutazione dei movimenti attivi e passivi. l'ispezione inizia mel momento in cui l'atleta entra camminando nello studio. l'eaame palpatorio è fondamentale nella valutazione della massa muscolare e della configurazione ossea,ispezione della zona tumefatta,arrosata,contusa,o soggetta a spasmo muscolare. è importante trovare i punti dolenti e la profondita di tale dolorabilità.,se sottocutanea muscolare,legamentosa,tendinea o ossea.la diagnosi di lesione muscolare puo essere confermata facendo compiere movimenti contro resistenza. stimolando cosi l'insorgenza del dolore nell'area in cui è stato riscontrato alla palpazione. un senso di sfregamento puo essere apprezzato sulle aree di tenosinovite o di peritendinite. in questo caso l'atleta avverte una senzazione di scricchiolio.